Il termine “palazzon” con cui, di frequente, questa villa è nota, è, in realtà, il nome con cui comunemente si andavano a indicare le residenze più grandi e imponenti della zona.

I primi proprietari di cui si abbiano notizie sono i Morosini i quali, grazie agli stretti rapporti con la famiglia Tempesta di Noale, avevano ereditato diversi possedimenti nella zona.

Il complesso venne eretto nel XVI secolo, sui resti del Castelliviero, toponimo che rimanda a un’antica fortezza costruita, secondo la tradizione, dal generale romano Oliveirus per proteggere il decumano massimo (via Desman) della centuriazione patavina. è costituito dalla casa padronale, dall’abitazione del gastaldo, dagli edifici della servitù e da altre costruzioni di servizio come cantine e barchesse. Il tutto è completato dalla chiesetta la quale, pur isolata rispetto al resto del complesso, è compresa nelle pertinenze delimitate da mura e fossati.

Gli interni sono organizzati secondo il tipico schema della villa veneta, con il salone passante in cui si notano tracce di una decorazione alla sansovina.

Verso sud si colloca l’oratorio.